Prato 27 agosto 2015

Spett.: Dott. Roberto Sgalla

Responsabile della Commissione Nazionale Direttori di Corsa

Federazione Ciclistica Italiana

Stadio Olimpico – Curva Nord – 00135 ROMA

p.c.          Ministero dell’Interno

Dipartimento Pubblica Sicurezza

Direzione Centrale per la Polizia Stradale,

Ferroviaria, delle Comunicazioni e per

i Reparti Speciali della Polizia di Stato

Servizio Polizia Stradale

via Tuscolana n°. 1556

00173     ROMA

p.c.          Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Direzione Generale per la Sicurezza Stradale

Via Giuseppe Caraci n°. 36

00157     ROMA

p.c.          Federazione Ciclistica Italiana

c.a. Dott. Renato Di Rocco

Stadio Olimpico – Curva Nord

00135     ROMA

p.c.          Federazione Ciclistica Italiana

c.a. Dott.ssa Maria Cristina Gabriotti

Stadio Olimpico – Curva Nord

00135     ROMA

Oggetto: informativa grave infortunio Scorta Tecnica, considerazioni e richieste.

 

 

Egregio Dottor Roberto Sgalla,

il mio nome è Marco Gabbricci e sono il presidente della associazione s.d. Moto Guzzi Prato che si occupa di servizi di Scorta Tecnica.

Con la presente desidero informarla del gravissimo incidente stradale avvenuto ad un nostro motociclista in servizio di Scorta Tecnica durante lo svolgimento di una competizione ciclistica.

 

La dinamica:

sabato 8 agosto, località Le Spianate di Altopascio (LU) gara di tipo amatoriale CSEN-UNLAC (ente riconosciuto dal Coni) organizzata da Club Sportivo R.Campigli denominata Campionato del Mondo Cicloamatori 2015, in regola con le autorizzazioni alla sospensione della circolazione, al via 140 circa atleti suddivisi in 2 partenze, la prima partenza aveva già concluso la gara e mentre la seconda (dopo qualche minuto) era a poche centinaia di metri dall’arrivo cosi composta:

 

macchina della Polizia Municipale con i dispositivi di segnalazione visivi e acustici accesi, macchina dell’organizzazione con lampeggiante e le varie moto a copertura dei gruppi. Daniele Marini, (eccellente motociclista sia dal punto di vista tecnico che dall’esperienza maturata in servizio) Scorta Tecnica n° 00231(FI) con scadenza 30/11/2019 e tessera Scorta Tecnica FCI 2015 n° 616954X, era a copertura del penultimo gruppo che marciava a 25 km/h circa, arrivato a meno di 300 metri dal traguardo, in un viale molto largo e diritto, un’auto ha ripreso la marcia in senso contrario alla corsa e al segnale di Daniele di fermarsi e accostare pare abbia dato una forte accellerazione tagliando dalla propria destra verso sinistra l’intera carreggiata (l’esatta dinamica sarà naturalmante accertata dalle autorità intervenute) . Nonostante l’impatto violentissimo con la moto ha continuato la sua corsa in accellerazione saltando un fossetto per finire in un campo a poco meno di 100 metri dal punto di scontro, poteva finire nel gruppo dei ciclisti con conseguenze catastrofiche.

 

Le condizioni di Daniele Marini sono apparse subito gravissime e dopo circa 2 ore di trattamento da parte dei sanitari del 118 è stato trasportato con l’elisoccorso a Pisa. A distanza di 20 giorni è tuttora ricoverato nel reparto di rianimazione, ha lottato per la vita ed ancora la prognosi non è stata sciolta. In ogni caso gli rimarranno gravi postumi invalidanti.

 

Tutti noi siamo scossi e turbati da tale incidente. Anche se la sfortuna ha inciso per il 99% mi chiedo: si poteva evitare? Forse si.

 

Come possiamo pretendere che gli utenti della strada si comportino come l’art.9 del C.D.S., il disciplinare della Scorta Tecnica e la Sospensione Temporanea della Circolazione impone quando nessuno ne è a conoscenza tranne gli addetti ai lavori? Sono pronto a scommettere che nemmeno il 30% dei ciclisti lo conosce. Passa una carovana ciclistica e l’utenza della strada si ferma ma con molta resistenza e perché si rende conto del pericolo ma non perché deve obbligatoriamente fermarsi e tende a ripartire quando per alcuni secondi non transita nessuno. Questa è la realtà.

Anche tra le Forze dell’Ordine spesso sfugge il meccanismo, e lo dico per esperienza diretta.

 

A dare sicurezza ai corridori ci siamo noi in moto ma a noi chi ce la garantisce?

 

Una Scorta Tecnica durante il servizio ci mette tutto l’impegno, la passione, il rischio per proteggere i corridori dai pericoli, con qualsiasi condizione atmosferica. E questo ogni fine settimana.

 

Fino ad adesso si diceva “finchè non succede niente di grave”. ADESSO E’ SUCCESSO.

 

Per questo motivo invito Lei e la CNDC a farvi maggiore carico delle responsabilità che avete nei nostri confronti.

In questi anni molte sono state le proposte da coordinamento Comost, vari gruppi e vari CRDC per venire in contro alla categoria come ad esempio:

 

  • inserire quiz riguardanti il comportamento da tenere quando un automobilista incontra una gara ciclistica da inserire come domande durante l’esame teorico della patente di guida.

 

Il conducente della auto che ha provocato l’incidente è un neopatentato, se avesse studiato in autoscuola  il funzionamento di una competizione ciclistica su strada magari rimaneva ferma aspettando la macchina con scritto FINE GARA CICLISTICA. Quindi ribadisco: il caso specifico poteva evitarsi? FORSE SI!

  • AUSILIARI DEL TRAFFICO, questa a mio avviso era l’identificazione necessaria per fare in modo di avere riconosciuta una minima autorità essendo una figura già nota a tutti. Il fine è quello di garantire maggiore sicurezza a tutti, noi inclusi. Scorta Tecnica non dice niente a nessuno, anzi se come me provate a fare un sondaggio vi risponderanno: <sono quelli che cambiano le ruote…>
  • (Omissis…)

Molto è stato fatto da quando tutto veniva praticato senza regolamentazione ma poi non si è intervenuti per correggere e implementare nonostante le proposte emesse dai diretti interessati e dai vari  CRDC.

Ci viene assegnato un ruolo determinante ma per renderlo efficace serve formazione e informazione.

 

Concludo richiedendo la rapida apertura di un tavolo di trattativa tra la FCI nella CNDC e il coordinamento COMOST e le molte figure autorevoli che sono presenti nel settore.

 

Alle condizioni attuali mi riserbo l’affiliazione ed il tesseramento del gruppo e dei soci per l’anno 2016.

 

Invito tutti i colleghi dei gruppi italiani ad unirsi a noi nel manifestare questa volontà.

 

Questo ci è dovuto. E’ dovuto alla sicurezza di uno sport nelle persone che ne fanno parte. E’ dovuto alle famiglie dei motociclisti e dei corridori. E’ dovuto a Daniele.

 

 

Ringraziando dell’attenzione e rimanendo in attesa di riscontro, porgo distinti saluti

 

Il presidente a.s.d. Moto Guzzi Prato

Marco Gabbricci

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